Manovra, emendamento della Lega chiede sanatoria bollo auto, Imu e Tasi!

La proposta relativa alla sanatoria sulle entrate tributarie dei comuni e del bollo auto, è contenuta in uno degli emendamenti della Lega.

Manovra, emendamento della Lega chiede sanatoria bollo auto, Imu e Tasi!

La proposta relativa alla sanatoria sulle entrate tributarie dei comuni e del bollo auto, è contenuta in uno degli emendamenti della Lega al decreto legge fiscale collegato alla manovra varato lo scorso mese, presentati in commissione Finanze al Senato. Il Parlamento è impegnato nella conversione in legge del Decreto Fiscale che contiene anche la Pace Fiscale.

L’emendamento della Lega che chiede la sanatoria del bollo auto, Imu e Tasi.

La proposta di modifica, a prima firma di Enrico Montani, introduce un articolo al provvedimento che definisce le agevolazioni delle entrate degli enti locali. La sanatoria, in particolare, riguarderebbe “le entrate, anche tributarie dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale“, notificati negli anni dal 2000 al 2017, dagli enti e dai concessionari della riscossione. Dovranno essere gli enti locali a stabilire, “le entrate, anche tributarie dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale“.

Secondo quanto si legge sul quotidiano Repubblica, un altro emendamento della lega prevederebbe anche il raddoppio della multa per gli automobilisti sorpresi, più di una volta, a viaggiare senza assicurazione. Poi nei casi di reiterazione, sarebbe stata proposta: “la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 45 giorni” e “la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente per 60 giorni“. La sanzioni attuale è fissata da un minimo di 840 euro a un massimo di 3.393 quindi, con l’introduzione della misura, passerebbe da un minimo di 1.680 euro a un massimo di 6.786 euro.“

Secondo quanto trapelato la Lega avrebbe anche chiesto l’introduzione di una nuova tassa per il Fondo infrastruttre del Mef da applicare su i trasferimenti di denari in Paesi extra Ue, un prelievo dell’1,5% su tutte le operazioni sopra i 10 euro.

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