Ieri, venerdì 28 dicembre 2018, è stata una giornata molto agitata a Palazzo Montecitorio prima dellʼannuncio dellʼesecutivo, dalle opposizioni sono volati gli stracci per il mancato esame del Parlamento. E’ atteso per questa sera il voto di fiducia della Camera sulla legge di bilancio. Alle 17 ci saranno le dichiarazioni di voto, e dalle 18.30 inizierà la votazione per appello nominale. La seduta della Camera andrà avanti fino a mezzanotte, per l’approvazione definitiva bisogna aspettare domattina, in quanto dopo la fiducia dovranno essere votati anche i 244 ordini del giorno collegati alla manovra stessa. È una corsa contro il tempo perchè la legge di bilancio deve essere approvata entro il 31 dicembre. Dopo quella data, senza l’approvazione della legge si rischia di ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio.
Manovra, bagarre alla Camera. Le opposizioni protestano
Le opposizioni protestano in quanto la versione finale della manovra «non è stata esaminata né votata» dalle due Camere. «Si mortifica il Parlamento», denuncia il Pd che ha fatto ricorso alla Consulta e il 9 gennaio avrà una prima risposta. Ma il governo punta a incassare il voto finale sulla manovra entro domenica 30. «Non volevamo deliberatamente comprimere i tempi ma si è creata una situazione non ideale: confidiamo che non si ripeta più» ha promesso il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa di fine anno. Nel corso del suo discorso nell’Aula di Montecitorio lo scontro tra maggioranza e opposizioni si fa fisico.
Il presidente della Camera Roberto Fico è diventato bersaglio degli attacchi. E il sottosegretario Massimo Garavaglia viene colpito alla testa da un faldone della Manovra lanciato da Emanuele Fiano, deputato Pd. Nel pomeriggio, dopo l’ennesimo litigio con insulti e parolacce, Roberto Fico è sbottato: “Evitiamo di dare questo spettacolo“. Il presidente della Camera ha faticato a tenere la calma e la minoranza ha denunciato la «mortificazione del Parlamento» e la «violazione della Costituzione».
