Flat Tax per le partite IVA dalla dichiarazione 2020!

La flat tax al 15% si applica a partire dal periodo d’imposta 2019, quindi confluirà per la prima volta nella dichiarazione dei redditi 2020.

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La flat tax al 15% si applica a partire dal periodo d’imposta 2019, quindi confluirà per la prima volta nella dichiarazione 2020. E si riferirà ai redditi dell’anno precedente, ovvero al 2019. Quindi, per essere chiari, il tetto di sessantacinquemila euro riguarda il periodo d’imposta 2019. Il reddito 2018 non rileva in nessun modo e continua ad essere assoggettato alla precedente legislazione.

Quindi, la stagione dichiarativa 2019 procederà con le stesse regole dell’anno passato per gli attuali regimi forfettari, che potranno restare nel limite solo se i redditi 2018 sono rientrati nei paletti precedenti previsti. Sarà la dichiarazione 2020 la prima in cui, invece, si applicherà la nuova norma sulla flat tax per le Partite IVA, con riferimento ai redditi 2019. Dunque il limite di sessantacinquemila euro riguarda i redditi 2019.

Previsto un adempimento verso l’INPS

Il regime forfettario è un regime fiscale naturale per le partite IVA che possiedono i requisiti, che quindi non devono presentare una domanda di accesso. Però è previsto un adempimento nei confronti dell’INPS, al quale bisogna comunicare entro il 28 febbraio l’intenzione di utilizzare il regime forfettario. Quindi, coloro che decidono di applicare la flat tax partite IVA per il periodo d’imposta 2019 devono effettuare la relative comunicazione all’INPS entro il prossimo 28 febbraio.

Il limite dei 65000 euro

In base alla legge, come detto, il requisito fondamentale riguarda i ricavi (del 2019), che non possono essere superiori a sessantacinquemila euro. Nel caso in cui un lavoratore autonomo svolga più attività, deve sommare tutti i ricavi relativi ai diversi codici Ateco, senza superare la soglia dei sessantacinquemila euro.

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